CHIAMATI A LIBERTÀ:
150 ANNI DI PRESENZA EVANGELICA A FLORIDIA
Con una conferenza del pastore battista Luca Maria Negro – già presidente della FCEI – sabato 21 maggio 2022 si sono celebrati a Floridia – presso la locale chiesa battista – i 150 anni di “presenza evangelica” in tale cittadina.
Presenti all’evento, oltre ai membri della comunità e di quelle delle chiese battiste di Lentini, S. Elisabetta (AG), Siracusa, anche Serena Spada (assessora del comune di Floridia con delega alla cultura, pubblica istruzione), Marco Mazzeo (vice direttore dell’Ufficio per l’ecumenismo e dialogo interreligioso della diocesi di Siracusa). l’arciprete parroco di Floridia Don Alessandro Genovese.
Ioana Niculina Ghilvaciu – pastora della chiesa battista di Floridia – nel porgere il benvenuto ai presenti e nell’introdurre alla conferenza - ha voluto ricordare che in questo ampio arco di tempo Cristo è stato testimoniato – senza interruzione – come la VIA, la VERITÀ, la VITA – non solo con parole ma anche con l’impegno sociale, culturale di sor e fr. che ci hanno preceduto e ci hanno lasciato il testimone.
Ioana Ghilvaciu ha trasmesso i saluti di Giovanni Paolo Arcidiacono (presidente dell’Ucebi), di Giuseppe Miglio ( pastore e vicepresidente dell’Ucebi), di Raffaele Volpe (pastore), di Salvatore Rapisarda (past. Emerito).
I saluti dell’amministrazione comunale di Floridia sono stati portati da dall’assessora Serena Spada.
Don Alessandro Genovese - con un ben argomentato intervento - ha dichiarato che, grazie all’azione dello Spirito Santo, i cristiani stanno comprendendo la necessità e l’utilità del dialogo ecumenico e il dovere di respingere le incomprensioni e le prassi che nel passato tante e gravi ferite fratelli e sorelle in Cristo si sono inferti: chi ferendo e chi subendo.
Il prof. Giuseppe Fontana – membro della chiesa battista di Floridia – ha dato dei cenni sul percorso storico di questa comunità. A tal riguardo ha annunciato l’imminente pubblicazione di un volume che raccoglie l’intero percorso storico della comunità evangelica di Floridia.
Luca Negro, partendo da Galati 5:13, ha declinato i vari aspetti della “libertà” che Cristo ci ha dato.
Mancanza di libertà: non si ebbe un protestantesimo in Italia al tempo della Riforma (1517 e ss ) per la durissima repressione operata dalla chiesa cattolica. Fino al 1861 ( Unità d’Italia) la Riforma potè albergare ( tollerata ma controllata) solo nelle valli valdesi.
Ha parlato della libertà di accesso a Dio, che avviene – per noi – attraverso la lettura diretta della Parola di Dio: infatti Lutero la prima cosa che fece fu quella di tradurre la Bibbia nel linguaggio volgare che tutti potevano comprendere.
Libertà di accesso a Dio significa libertà dalla miseria culturale (non puoi avvicinarti alla Bibbia se sei analfabeta). Per cui, una delle cose che hanno fatto i protestanti nel sud Italia- laddove non esistevano le scuole pubbliche – è stata quella di creare delle scuole (questo è avvenuto anche a Floridia).
La libertà che viene da Dio implica anche una libertà sociale ( lotta all’analfabetismo, lotta alla miseria), libertà dalle mafie, libertà dall’autoritarismo (il regime fascista perseguitò molte chiese evangeliche e condizionò anche l’architettura esterna dei locali di culto protestanti - alla chiesa battista di Floridia fu vietato avere una facciata del tempio che potesse somigliare a quello di una chiesa), libertà per le donne, libertà di accogliere e valorizzare i migranti e le persone LGBTQ+, libertà di fare ecumenismo (camminare insieme), libertà di testimoniare il Vangelo della pace, di oltrepassare i confini confessionali e religiosi.
Floridia, per certi aspetti, - ha detto Luca Negro - è un piccolo esempio di questa libertà poiché 150 anni fa nacque come chiesa valdese, poi passò ad una amministrazione metodista e infine ai primi del novecento passò all’ordinamento battista: dei cambiamenti formali perché sostanzialmente la comunità ha sempre conservato un’impronta protestante e di fatto c’è stata una collaborazione fra le varie confessioni (BMV).
Silvio Consoli